V.In.Te.S.: il miglior progetto innovativo campano

Nel numero di gennaio-febbraio della rivista I Grandi Vini è stata data molta importanza all’innovazione. La rivista si occupa del settore vitivinicolo, e ha assegnato ad un progetto di agricoltura 4.0 il titolto di miglior progetto di innovazione in Campania.

 

Agricoltura di precisione e 4.0

 

L’Agricoltura di Precisione non è solo tecnologia, anzi, è un approccio innovativo all’agricoltura. Quando si parla di Agricoltura di Precisione ci riferiamo anche a quella che viene definita Agricoltura 4.0, cioè un approccio del tutto innovativo che ha di base un’ampia raccolta di dati e di diversa natura, definiti big data. Questi dati poi, verranno lavorati e gestiti in modo da ottenere delle informazioni, che attraverso le IA (Intelligenza Artificiale), sarà possibile migliorare le capacità già consolidate degli agricoltori grazie a dati specifici riguardanti la variabilità spaziale e quella temporale. Fondamentali in questo processo di trasformazione sono i Sistemi di Supporto Decisionale (DSS), che sono fondamentali a prendere le decisioni più idonee sulla base di determinati dati, prevedendo tutta una serie di problematiche sulla quale è possibile intervenire.

 

Il progetto V.In.Te.S.

 

Sulla base di questo approccio prende vita il progetto Vintes. Questo progetto è parte del PSR Campania 2014-20 (Piano di Sviluppo Rurale Europeo), ed ha come obiettivo l’utilizzo delle tecnologie di agricoltura 4.0 nel settore vitivinicolo. Target del progetto sono le piccole e medie aziende. Lo scopo è di mettere a loro disposizione tutta una serie di tecnologie 4.0 rendendo il processo di produzione efficiente. Abbattendo i costi, e con maggior benefici.

Cuore del progetto è proprio lo sviluppo di un software DSS contrastando costi troppo alti e la poca conoscenza digitali degli agricoltori italiani. Capogruppo del progetto è AGRODIGIT azienda specializzata nello sviluppo e nel trasferimento di tecnologie per l’agricoltura di precisione. Altri partner del progetto sono: la sezione Viticoltura ed Enologia del CREA, l’Università degli studi del Sannio e la CIA Benevento (Confederazione Italiana Agricoltori). Oltre ai partner, sono state scelte 3 aziende sulle quali sperimentare il progetto: Il Poggio Vini, Torre dei Chiusi e Azienda Agricola Morone. Tutte aziende facenti parte della zona del Sannio Falanghina. La particolarità del progetto, è che sono state scelte aziende completamente diverse tra di loro, per dimensione e caratteristiche tecniche, così da creare un software che sia in grado di essere adattabile ad ogni azienda e di conseguenza trasferibile in ogni zona del territorio italiano.

L’innovazione

Riasumendo, lo scopo è avvantaggiare le piccole aziende, che non hanno possibilità di adattarsi all’agricoltura 4.0 in maniera autonoma, creando un sistema di supporto decisionale per aziende di ogni dimensione e tipologia. Quindi è proprio questa l’innovazione: creare un programma ad hoc sulla base di specificità dei terreni aziendali. Invece di creare tecnologie sulla base delle esigenze di ognuno, si crea un software che le adatti ai loro bisogni

Quali impatti

Ci potrebbero essere 3 tipologie di impatti: ambientali, sociali ed economici. L’impatto ambientale è presente in quanto lo scopo dell’agricoltura di precisione è proprio quello di dare importanza alla sostenibilità ambientale, cercando quindi di abbattere l’utilizzo di elementi chimici durante la produzione, traendone vantaggio sia a livello economico che salutare. Sociale per la creazione di questo software adatto a tutti, potendo migliorare la situazione lavorativa di ognuno. Economica in quanto c’è un forte calo dei costi e delle risorse sprecate utilizzando questo approccio più oculato, capace di far prendere sempre la decisione migliore e aumentare la redditività.